Visitatori spaziali nel passato da Sirio?

La teoria secondo la quale entità aliene avrebbero fatto tappa sulla Terra diverse migliaia di anni fa, col benevolo proposito di aiutare il genere umano nella sua crescita morale e tecnologica, è stata affrontata da diversi studiosi di ufologia e risale a qualche decina di anni fa.

Il primo ad avanzarla è stato un “contattista” di nome George Hunt Williamson, che nel 1958, all’interno del libro “The secret place of the Lion”, propugna l’idea che diciotto milioni di anni fa creature extraterrestri molto avanzate siano giunte sul nostro Pianeta per accompagnare l’umanità oltre una nuova frontiera evolutiva. Questi esseri infatti avrebbero trasmesso agli uomini preziose conoscenze in campo tecnico, aiutandoli inoltre a edificare strutture megalitiche come la Grande Piramide. La stessa teoria viene ripresa e sviluppata nel 1967 dal celeberrimo Erich Von Daniken. Anche lo scrittore svizzero infatti, nel suo libro “Gli extraterrestri torneranno”, sostiene che i monumenti più maestosi ancora oggi visibili sulla Terra, come le suddette piramidi egizie, come quelle a gradoni dell’America del Sud, come i Moai dell’Isola di Pasqua e le enigmatiche linee di Nazca in Perù, siano state realizzate da una mano umana sapientemente guidata da una civiltà superiore, ossia da un popolo proveniente dallo spazio e sceso sulla Terra già in età preistorica.

La teoria degli “Antichi Astronauti”, che in un’epoca molto remota avrebbero visitato il nostro Pianeta donando agli uomini la loro smisurata sapienza, nel corso degli anni successivi è stata condivisa ed approfondita da molti altri scrittori, ma sarebbe ben presto caduta nell’oblio se nel 1976 lo studioso britannico Robert Temple non avesse dato alle stampe “Il mistero di Sirio”, innalzando così agli onori del mondo l’esistenza dei Dogon. Ma attenzione! Non si tratta di una nuova razza aliena, bensì di una semplice tribù di contadini e allevatori che vive in Africa e precisamente nella regione del Bandiaraga, situata nel sud della Repubblica del Mali, in corrispondenza di una grande ansa creata dal fiume Niger. Altre tribù Dogon si trovano nel Nord del Burkina Faso e complessivamente questo popolo consta di 300.000 persone. Le città ad essi più vicine sono Timbuctù a nord, che dista dai loro accampamenti circa trecento chilometri, e Ouagadougou a sud. I Dogon quindi vivono nel più completo isolamento e solo nel 1931 hanno il loro primo incontro con l’uomo bianco. Quell’anno infatti due antropologi francesi, Marcel Griaule e Germaine Dieterlen, dopo un lungo e pericoloso viaggio nella savana, arrivano al villaggio dei Dogon e decidono di trascorrere una lunga permanenza presso di loro per poterli studiare … (continua su “Ufo International Magazine” – Anno II, n. 11, dicembre 2013).