Aspetti legali di un possibile contatto

Non vi è dubbio che l’atteso contatto fra la popolazione umana e una civiltà aliena (secondo alcuni da ritenere imminente), porrà sul tavolo degli esperti e dei governi una lunga lista di problematiche di varia natura, che mostreranno come questo epocale incontro presenti numerose e variegate valenze, dovendo perciò essere studiato e preparato su più fronti.

In primo luogo si porrà il problema di prevenire o quanto meno attutire l’impatto psicologico che un incontro di così vasta portata produrrà inevitabilmente sulla mente delle persone, rivelandosi per molti individui un’esperienza davvero traumatica.

Contemporaneamente si porrà per tutte le confessioni del Pianeta ed in particolare per le loro più alte gerarchie, l’esigenza di comprendere, accettare e soprattutto giustificare sul piano strettamente teologico l’esistenza degli alieni, senza che ciò comprometta la ragion d’essere delle stesse religioni.

Sui governi graverà invece l’onere e l’onore di stabilire le prime relazioni diplomatiche con queste creature di altri mondi, comprendendo le vere ragioni del loro arrivo sulla Terra; ma le autorità politiche avranno anche il compito di predisporre un’adeguata linea di difesa, qualora le intenzioni degli extraterrestri non dovessero rivelarsi propriamente pacifiche. Del pari sempre per le istituzionisi porrà il problema di conservare la leadership dell’umanità, che indubbiamente potrebbe risultare compromessa agli occhi delle persone dalla sorprendente esistenza di un “potere” immensamente superiore a quello dei capi di stato e dei loro eserciti e che potrebbe essere percepito anche come “migliore”.

Per i linguisti invece sorgerebbe l’immediata necessità di studiare nuove forme di comunicazione, in modo da creare le premesse per un comprensibile dialogo fra “noi” e “loro”.

La scienza dal canto suo, qualora gli alieni lo consentissero, dovrebbe dedicarsi immediatamente allo studio di queste forme di vita extraterrestre, in modo da decifrarne gli aspetti biologici più salienti.

Infine un compito di fondamentale importanza spetterebbe anche ai giuristi, a supporto dei governi e di quelle funzioni “politiche” cui si è fatto cenno. Questo compito, sul quale purtroppo si riflette di rado, va svolto già oggi e consiste nell’analisi di tutte quelle problematiche inerenti la soggettività giuridica degli alieni, i loro diritti, i loro doveri e le loro responsabilità rispetto agli esseri umani, la loro eventuale sottomissione alle leggi e alle giurisdizioni terrestri.

Naturalmente l’utilità di escogitare soluzioni per simili questioni è strettamente subordinata al presupposto che gli alieni vengano in pace. Infatti solo se gli extraterrestri non manifesteranno ostilità e non approfitteranno della loro probabile superiorità tecnologica per sottomettere il genere umano, ponendosi così su un piano di parità e rispetto con gli uomini, sorgerà l’esigenza di elaborare una teoria del diritto atta a disciplinare l’interazione fra umani e alieni. In questo caso quindi si dovrà concepire una nuova “Politica”, da intendere come l’“arte” di comporre i conflitti e disciplinare così i rapporti fra tutti gli esseri viventi, siano essi terrestri o non terrestri.

Ovviamente non esiste alcuna “giurisprudenza”in ordine a queste problematiche e allora bisogna affrontarle col ragionamento, applicando gli argomenti interpretativi messi a disposizione dalla filosofia del diritto e partendo dai concetti giuridici più elementari. 

(continua su “Ufo International Magazine” – Anno III, n. 28, luglio 2015)